22.7.09

Estate


il granchio muove i lati infiniti
della sfera del mare
e posandosi su una roccia
perché io lo veda
mi coinvolge in un dramma
a tinte blande
come di chi vuole innamorare un passante
prima di imbarcarsi per sempre

il profilo di lui che scompare
è di imperscrutabile speranza.

1.7.09

Macello


Un segreto riempie le tempie pelose
di una giovane manza
e gli occhi infantili lo custodiscono
con qualche lacrima,
una piega rugosa nel suo sorriso
prima di morire
ed è l'unica a non riempire di suoni
lo spazio della morte.
Mi vede (segno il sesso sulla tabella)
e confermo complice il messaggio.
Caricata l'arma
il boia dalle orbite verdastre
gli sorride (giaccio tra pezzetti di grasso)
spara.
I segreti si ricompongono
nella estraneità della morte.
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Una vitella stupita d'esser viva
guarda noi che la ignoriamo,
decine di sorelle appese si pavoneggiano,
si sente sola e brutta a respirare
ma non ci sono più paranchi
e le celle frigorifere sono colme,
rotea intorno lo sguardo suo più dolce
se è pausa o tregua nessuno raccoglie
si gonfia, lancia un grido e scivola sul sangue
piove plasma per un poco e finalmente
si libera un paranco.
Ivano Ferrari, 2004