21.12.05

Rock Bottom


Dopo The End Of An Ear, geniale rapsodia possibilista e post-dadaista che ci regala tra l’altro due tra le più belle cover mai concepite (due versioni antitetiche di Las Vegas Tango di Gil Evans), Robert Wyatt ci pensa su e fonda i Matching Mole, espressione quasi omofona di quella francese ‘Machine Molle’, cioè Soft Machine, lo stellare gruppo di esordio. Due dischi di sostanziale eccellenza, anche se di ‘freddezza’ ricercata, percettibilissima sin dal primo ascolto, cioè Matching Mole e Matching Mole’s Little Red Record, poi l’incidente a casa dell’eccentrica Lady June che lo ha visto catapultarsi dal quarto piano e frantumarsi gli arti inferiori.
È giugno ’73 (come l’ombrosa canzone di De André) e del “bipede batterista” – come Wyatt stesso si definisce riferendosi al periodo pre-incidente – restano la curiosità, l’irriducibile ricerca e l’assoluta poliedricità. Si aggiunge a tutto ciò un’emotività incontenibile e una predilezione spiccata per le scale oblique - le ‘black notes’ che ricorrono in molti dei suoi motivi, nonché le melodie sospese, tracciate su sezioni ritmiche irregolari ed ‘interne’.
Molti definiscono Rock Bottom un disco ‘acquatico’, riferendosi al fatto che nei testi, nel titolo e anche nella copertina ricorre l’immagine del mare e dei suoi fondali misteriosi. In più il disco è stato composto per la maggior parte durante un soggiorno di Wyatt alla Giudecca (Venezia) e le atmosfere evocano un ambiente marino e un senso indefinibile di sfocato e attutito che ricordano la Porpoise Song dei Monkees. La nuova copertina – qui riportata – disegnata sempre dalla moglie (Poor Little) Alfie, sottolinea questo mood, avvalorando l’intuizione.
Ma Rock Bottom va oltre, è un disco di ispirazioni pressoché ubiquitarie, di spiccata impostazione minimalista (pur essendo in un certo senso cesellato) e di sperimentalismo ‘interiore’, che proietterà la sua importanza decisiva sull’arte a venire.“Sono un minimalista vero, perché produco poco” (Wyatt). La sua discografia, ormai finalmente disponibile in CD, è per questo motivo essenziale, e non ci sono scuse per non procurarsela in toto.


Robert Wyatt, 1974

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